giovedì 9 luglio 2015

"Parity rate" o "rate parity"... Una soap opera turistica. Maleducata.

Tornata a pieno regime la mia attività primaria, sono anche tornati a farsi intensi i miei rapporti con i portali di prenotazione online e con coloro che li praticano (specie quelli che ne fanno una religione... ma di questo parlerò in uno dei prossimi post...).

E' periodo di campagne e controcampagne su ruoli e regole delle famigerate OTA, di diffusione contagiosa di infami anglicismi tipo "parity rate" (ma anche occupancy, revenue e tutto il vocabolario annesso), somministrati come da piccoli ci veniva imposto l'amaro sciroppo per la tosse.

E allora, parity rate o rate parity... qualcuno lo scrive in un modo, qualcun altro nell'altro.. il concetto è lo stesso: non posso proporre sul mio sito una tariffa inferiore a quella che devo concedere alle OTA (parlando potabile, i portali di prenotazione online).

Possiamo trovare dettagliati episodi di questa soap opera, che ha tra i suoi protagonisti le maggiori OTA, l'antitrust e gli albergatori su webitmag.it e ovviamente su federalberghi.it.

Io vi farò un bel riassuntone schematico in stile Beautiful - sì, lo guardo anche io!!! e allora???-, con link alle pagine dei siti di interesse per chi volesse approfondire l'argomento:

1) Booking vuole vendere le tue camere al prezzo più basso. Se vuoi stare lì, ti devi adeguare. Gli altri portali si devono "attaccare" e anche tu sul tuo sito ti attacchi. Expedia vuole lo stesso. Anche portalini inutili strepitano per la stessa cosa, pur non portandoti mezzo contatto a stagione. Tu, albergatore, sei come il vecchio mascellone (il nuovo non si guarda), conteso tra Brooke e Taylor (quando era ancora biodegradabile). Le altre non sono considerabili.

2) Federalberghi segnala Booking ed Expedia all'Antitrust. http://www.federalberghi.it/primopiano/primo_piano.aspx?IDEL=9
Stephanie mette in guardia Ridge da entrambe le donne. Che sia innamorato dell'una o dell'altra, il povero mascellone almeno da una dipende ormai, con tutte le conseguenze del caso, e non sa come svincolarsene.
Così tu, albergatore, sei dipendente da questi colossi, che ti costano in apparenza come o meno di un'agenzia classica, ma ti portano gente da tutto il mondo, ti rendono visibile in tutto il mondo, una pubblicità incredibile... se sei in mezzo a pochi che hanno avuto la tua stessa idea.
Ma se sei in mezzo a migliaia di concorrenti nella stessa località, come fai a farti notare?
Brooke ti dà il suo personale suggerimento in lingerie... Così nell'extranet trovi tanti simpatici modi per inserire offerte o lavorare con commissioni più alte. Il prezzo più basso, offerte più vantaggiose, commissioni più alte.... Una donna di quel calibro è economicamente impegnativa... (P.S. qui non parlo di Taylor perché non la "pratichiamo" più da almeno un paio d'anni)

3)Booking propone delle modifiche al contratto coi partner per cercare di ottenere la chiusura del procedimento senza l'accertamento della presunta infrazione della normativa antitrust (http://webitmag.it/wp-content/uploads/2015/07/I779__impegni.pdf)

Expedia ne condivide alcune http://webitmag.it/expedia-si-allinea-a-booking-com-e-rinuncia-alla-parity-rate-dal-1-agosto_88737/

Insomma, Brooke e Taylor fanno a gara per riconquistare la fiducia di Stephanie.

4) L'Antitrust accetta gli impegni di Booking circa le clausole di parità (tariffaria, di condizioni e di disponibilità)
 
http://webitmag.it/parity-rate-booking-si-adegua-allantitrust-le-risposte-di-federalberghi-su-fatti-furbo_88288/ 

Le lacrime di Brooke convincono Stephanie. La lupa però perde il pelo ma non il vizio...
http://webitmag.it/parity-rate-booking-si-adegua-allantitrust-le-risposte-di-federalberghi-su-fatti-furbo_88288/

Quindi, per il proprio sito niente di fatto. Sì all'offerta piatta o diversa tra concorrenti (che serve a poco e niente,  se non a fare in modo che almeno i portalini del cavolo da 0 prenotazioni a lustro smettano di rompere quando chiudiamo loro le camere o aumentiamo la tariffa se siamo a rischio overbooking - anche loro saranno costretti ad appiattire il loro contratto sul modello dei "Big"), no a proposte di offerte migliori pubblicizzate online sul proprio sito.

Caro mascellone, Brooke ti ha ancora in pugno. E chissà cosa ha in serbo per te anche Taylor.

Federalberghi ha lanciato la campagna #fattifurbo, per cercare di far chiamare direttamente almeno gli italiani, in un mondo sempre più popolato da gente che limita al minimo indispensabile il contatto umano, almeno finché non entra nella hall.
Il video è carino, con due belle ragazze che vanno in vacanza.
https://www.youtube.com/watch?v=cPoaePa2aAs

Nel prossimo video per favore mettiamoci un bel toscano alto, moro e ben robusto, insieme a un bell'altoatesino o a uno di quei siculo-normanni biondi con gli occhi chiari eh! Va bene che questo rende l'idea che noi donne spesso decidiamo il posto in cui andare, ma un po' di parity anche per noi non guasta...

Magari bastasse questo.

Magari Ridge si rendesse conto che un uomo fra due dame fa la figura del salame e venisse a conoscenza del famoso Teorema di Ferradini, canzone che schifo in quanto donna (passatemi l'espressione), ma che in questo caso rende l'idea di una situazione in cui un uomo non ha in mano la sua vita.

Magari, albergatore, ti sapessi destreggiare tra i colossi, prendendone tu il controllo e non diventando loro schiavo...

E' possibile questo? Qual è il nostro rapporto con questi portali? E come loro utilizzano noi?

Spero di non scriverlo a fine stagione questo prossimo post...

Che il tempo ci assista, perché se arriva il maltempo con 48 ore di anticipo fioccheranno le cancellazioni dai portali...

Maleducati ossequi.
La Reception

Nessun commento:

Posta un commento